La gmg è un’esperienza unica, difficile da spiegare a parole. È qualcosa che ti cambia dentro, nella profondità del cuore e soprattutto nella profondità del tuo essere. Arriva a farti mettere in discussione parti di te che pensavi neanche esistessero.
Ho scoperto che si può essere dipendenti dalla tristezza, tutti possono avere dei momenti in cui viene a mancare la luce. L’importante è ritrovare la perla preziosa nella conchiglia, come la luce divina alla fine di un tunnel oscuro.
Tutto concorre al bene per coloro che amano Dio.
Durante questi giorni ci sono stati molti momenti di riflessione, in uno dei quali mi ha colpita questa frase: “L’oscurità di una povertà estrema”. La povertà non può essere essere soltanto materiale ma anche morale. Viviamo in un’epoca in continua evoluzione, dove vengono a mancare valori e principi fondamentali per una generazione come la nostra. Spesso ci viene detto di essere perle fondamentali del futuro. Ma andando avanti nella società di oggi non è così semplice e scontato.
Una parole che mi ha colpita particolarmente è “saudade”: in portoghese significa nostalgia. Vivere con nostalgia significa dare un senso alla vita.
Viviamo in un cosmo ordinato, fatto di regole e di dinamiche, dobbiamo imparare a farci istruire da questo. Non è facile convivere con l’altro, ma proprio quest’ultimo ha bisogno del benessere del mondo e dell’armonia. Il primo esempio di benessere che possiamo ricordare è quello del giardino di Eden, con Adamo ed Eva. Loro descrivono perfettamente la presenza di un uomo e una donna che dopo aver commesso il peccato originale decidono di procreare un figlio. Rappresentano l’immagine dell’eterna giovinezza immortale, ma allo stesso tempo aiutano a mettere in discussione l’onnipotenza del desiderio. Molte volte nella vita ci lasciamo sopraffare dalla fugacità di un desiderio, invece di riflettere prima di una qualsiasi scelta.
La passione del desiderio la dobbiamo conquistare con fatica.
Un altro punto su cui possiamo ragionare è la compatibilità dell’ecosistema con gli algoritmi della tecnologia. Lo stesso Papa Francesco nell’enciclica Laudato si aveva creato uno spunto per riflettere sull’importanza del cambiamento climatico: “La crisi ecologica è un appello a una profonda conversione interiore.” Ognuno di noi, nel suo piccolo, può contribuire al benessere del pianeta.
Le emozioni incidono sul cuore, il cuore è la cassetta delle emozioni, dalle più belle alle più fragili. La verità coincide con l’esercizio corretto della ragione. Non bisogna abituarsi alla carne che soffre.
Uno dei momenti più significativi di questa esperienza è stata la veglia. Papa Francesco ha detto che l’allegria è missionaria. Possiamo immaginare le radici profonde dell’allegria, che sia una foto, il volto di un parente, la fugacità di un gesto. Tutti questi elementi sono come dei raggi di luce per la nostra vita.
Spesso ci capita di ritrovarci accanto a persone che cadono, a causa delle difficoltà o dei momenti di tristezza. Colui che rimane a terra, senza rialzarsi, si rassegna alla vita. Molte volte guardiamo una persona dall’alto al basso, spesso per giudicare il suo aspetto basandoci sull’apparenza. Papa Francesco ci invita a utilizzare questo genere di visione soltanto per aiutare una persona a rialzarsi dalla sue difficoltà.
Nella vita, per ottenere le cose bisogna allenarsi quotidianamente. Dietro un risultato c’è sempre tanto allenamento. Nella gmg a Cracovia nel 2016 il Papa aveva invitato i giovani a smuoversi dalla comodità del divano, per alzarsi e costruire ponti, lasciando indietro la pigrizia. Questa volta a Lisbona ha incoraggiato noi giovani a smuoverci da dentro, dal profondo del cuore, a riflettere sulla nostra forza di volontà. Bisogna sempre reagire alle difficoltà e camminare verso la meta.
La sera della veglia è comparsa in cielo la scritta “alzati” tradotta in varie lingue, costruita tramite un gioco di luci e droni. È un’immagine tanto significative e racchiude perfettamente il messaggio del Papa.
Ogni giorno dobbiamo allenarci nella vita, l’unica cosa gratuita è l’amore di Gesù.
Lo stesso logo della gmg è ispirato al tema “Maria si alzò e andò in fretta”.
Bisogna rialzarsi e agire subito!
Il momento di silenzio vissuto durante la veglia è stato devastante ed emozionante allo stesso tempo. Essere lì, circondata da un milione e mezzo di persone, mi ha dato l’impressione di essere sola, avvolta in un momento di riflessione estremamente personale. Vedere intorno l’emozione, le lacrime, i sorrisi, le bandiere non ha prezzo.
La cosa che porto nel cuore di questa Gmg è la grinta che il Papa ha voluto donare a noi giovani, per non arrenderci alle difficoltà che possiamo incontrare nella vita, ma di rialzarci e continuare il nostro “allenamento”.
Francesca Di Criscio
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